Età Classica
Napoli classica Nel 680 a.C. Partenope era già una florida città, che suscitò l’invidia dei cumani, che la distrussero. Qualche anno più tardi, Partenope fu rifondata da coloni cumani dell’isola di Eubea che fuggivano da una terribile pestilenza che si era abbattuta sulla colonia greca di Cuma.
Nel 475 a.C. dei coloni di Cuma fondarono una città a oriente dell’antica città di Partenope; per questa ragione fu chiamata Néa-pólis, «città nuova».
Verso il 400 a.C. le mura di Napoli resistettero all’assedio ndei Sanniti, che avevano conquistato le terre cumane, da Capo Miseno a Cuma, compreso il porto di Dicearchia (Pozzuoli). A quei tempi, la città era già un importante centro commerciale ed agricolo.
Nel 326 a.C., a seguito delle Guerre sannitiche, il console romano Quinto Publilio Filone entrò in Napoli e ne fece una colonia romana.
Nel 476 Romolo Augusto, l’ultimo degli imperatori romani, venne deposto ed imprigionato presso Castel dell’Ovo, a quel tempo villa romana fortificata. Molti imperatori romani a lui precedenti – Claudio, Tiberio, Nerone – trascorsero a Napoli le loro pause dal governo dell’Impero in eleganti ville di cui ora rimangono i resti.