Decumani

| Itinerario | Mappa |

Descrizione dell’ itinerario

Il decumano maggiore è un’arteria viaria del centro antico di Napoli, e insieme al decumano inferiore e al decumano superiore forma una delle tre strade principali dell’antico impianto urbano greco. La strada, urbanisticamente la più importante delle tre, costituisce il cuore dei decumani di Napoli.

Oggi il decumano maggiore è una delle strade più importanti del centro storico di Napoli (dichiarato nel 1995 patrimonio dell’umanità) e corrisponde all’odierna via dei Tribunali seguendo ancora interamente l’antico asse viario greco. Proprio perché si tratta di una struttura stradale originaria dell’antica Grecia, sarebbe più opportuno parlare di plateia e non di “decumano”, denominazione di epoca romana che per convenzione ha sostituito l’originaria.

Il decumano maggiore inizia grosso modo da port’Alba e piazza Bellini (dove sono presenti le prime mura greche del centro storico di Napoli) continuando per via San Pietro a Majella e per via dei Tribunali, la quale incrocia con via Duomo per poi terminare al Castel Capuano. Quest’ultimo è il motivo per il quale la strada è stata chiamata sin dal Cinquecento strada dei Tribunali. Infatti, il castel Capuano, sin dagli inizi del XVI secolo, per volontà di Don Pedro di Toledo assunse il ruolo di tribunale della città. In posizione centrale di via dei Tribunali si può incontrare piazza San Gaetano, la quale sorge sull’area in cui insisteva in epoca greca l’agorà della città, divenuta poi in epoca romana foro.

Il percorso fu gravemente deturpato all’altezza di piazza Miraglia dalla costruzione del vecchio Policlinico alla fine del XIX secolo, con la distruzione di un’enorme quantità di edifici storici, per lo più chiostri, e ingenti danni al patrimonio artistico-architettonico che caratterizzava la via. Uscendo dal perimetro delle mura antiche, e dopo aver attraversato l’emiciclo settecentesco di piazza Dante, si giunge al Museo Archeologico Nazionale, struttura museale fra le più importanti del mondo per quanto riguarda l’archeologia classica.